Trento, venerdì 13 giugno 2014
RITIRO
DELLA DELIBERA
DI ACCOMPAGNAMENTO
COMUNITA'
SINTI E ROM
Comunicato stampa
dei Verdi del Trentino
leggi tutto
|
Trento, 12 giugno 2014
«NOMADI, NUOVA DELIBERA
IN AUTUNNO»
La polemica / Malumori in maggioranza.
Marchesi: «Si sbaglia a contrastare
gli interventi per sinti e rom». Franzoia rilancia.
Coppola all’attacco: «Grave il ritiro del testo»
dal Corriere del Trentino
di giovedì 12 giugno 2014
leggi tutto in JPG
|
Trento, 11 giugno 2014
SINTI, ANDREATTA RITIRA LA DELIBERA
L’ostruzionismo di tutto il centrodestra
spinge la Giunta a fare retromarcia
da l’Adige di martedì 11 giugno 2014
leggi tutto in PDF |
Trento, 11 giugno 2014
Rom, la resa del sindaco
Ritirata la delibera sull’accompagnamento. Esulta il Pdl
Unica voce dai banchi della maggioranza
per dire che il re è nudo, quella
di Lucia Coppola dei Verdi
dal Trentino di martedì 11 giugno 2014
Una clamorosa (e inspiegabile) “ritirata” della giunta, che coglie un’altra occasione per autoinfliggersi tafazzianamente danni, e un’altrettanto significativa (e insperata) vittoria del centrodestra.
Nel silenzio imbarazzato del sindaco Andreatta (no comment al mattino in conferenza stampa), la giunta comunale si è affidata ad una nota per comunicare il «ritiro momentaneo» della delibera per l'affidamento del servizio di accompagnamento alla comunità Sinta e Rom.
I motivi dichiarati? «L'opportunità di un'ulteriore riflessione sul bando anche alla luce degli interventi propositivi di alcuni consiglieri», «la possibilità di conoscere e approfondire il regolamento attuativo sulle microaree in una logica di visione globale della questione» e «la necessità di trattare in aula altri temi all'ordine del giorno, soprattutto quelli con ricadute economiche e sociali (piani di lottizzazione, deroghe, variazione di bilancio) o che coinvolgono altri comuni (Rovereto, Aldeno, Cimone e Garniga)».
La giunta auspica un «confronto aperto ma esigente con la Provincia» e lavora nel contempo alla «predisposizione di una nuova proposta di delibera» sul tema. Andrea Merler del Pdl esulta: «Giustizia è stata fatta. La giunta si è dovuta piegare sotto i 250 emendamenti da me presentati e firmati da quasi tutti i colleghi dell’opposizione. Abbiamo impedito che il sindaco regalasse inspiegabilmente 800 mila euro agli zingari. La posizione della giunta era tanto grave quanto insensata ed inutile visto che sono 20 anni che vengono dati loro soldi per l’integrazione e sono 20 anni che i noti problemi rimangono irrisolti. Quel denaro, visto l’impegno di spesa, può essere utilizzato per dare sostegno alle famiglie ed alle piccole imprese che sono in affanno. Se la giunta si permetterà di presentare un’altra delibera dello stesso tenore di emendamenti non ne presenteremo 250 ma 2.500 e lo stesso per l’ipotesi microaree». Il consigliere rincara la dose: «Abbiamo fermato un tassello del metodo Andreatta, ossia elargire denaro ad associazioni e cooperative di sistema per poi ottenere voti e consenso».
Unica voce che si è levata dai banchi della maggioranza per dire che il re è nudo, quella di Lucia Coppola, dei Verdi: «Ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto del ritiro della delibera. Un segnale bruttissimo che diamo ai cittadini: sulle microaree c’è una buona legge ferma da due anni perché manca il regolamento attuativo e ora stiamo percorrendo la stessa strada di attendismo e non decisione sulla mediazione culturale, assolutamente importante per evitare anche momenti di scontro con la cittadinanza. É svilente poi che in quella nota si parli di trattare altri temi, come le lottizzazioni, rinviando ancora una volta una delibera orientata verso l’integrazione. Se non si fa questo si finisce con l’assistere a episodi come il lancio delle molotov».
Durissima anche Giovanna Giugni, che commenta: «Sui temi difficili e impopolari (microaree, ma anche la collocazione del nuovo canile) l'imperativo è procrastinare, attendere, posticipare, differire, rinviare, rimandare, temporeggiare, dilazionare. Manca il regolamento di attuazione, mancano le decisioni. E le elezioni si avvicinano.... uno scaricabarile tra poteri provinciali e comunali che genera tensioni. Una non-decisione che pesa».
|